Ecco la Prefazione di Roberto Giobbi:
Caro lettore, cara lettrice,
quando il mio caro amico Gianfranco Preverino mi ha inviato la bozza del suo sorprendente libro L’arsenale, ho guardato l’illustrazione che si trovava in apertura: ho visto subito l’ovvia ragnatela, ma poi mi sono detto che doveva trattarsi piuttosto di una mappa segreta del tesoro. E mi sono ricordato che i giapponesi sono soliti dire «In ogni piccolo mondo giace un grande mondo». Non appena inizierete il magico viaggio degli otto miracoli, condotto con profonda competenza e tanta simpatia dal vostro accompagnatore Gianfranco Preverino, avrete modo di scoprire che questo bel detto si applica alla perfezione al presente testo.
Tutti noi, che viviamo nel piccolo paese della prestigiazione, lo sappiamo: il resto degli abitanti del grande mondo delle apparenze – di cui anche noi facciamo parte – purtroppo ci ignora, o almeno ci considera poco. Ingiustamente, perché questo paese è un’isola delle meraviglie, formata da isole ancora più piccole, dove vivono maghi che manipolano con gran virtuosità i propri strumenti: la corda, la pallina, la moneta e poi, naturalmente, sulla più grande di tutte queste piccole isole, la carta da gioco, indubbia regina degli strumenti magici. Con notevole sorpresa notiamo che l’isola, che da lontano sembrava tanto piccinina, una volta che ci si è addentrati, si rivela di enormi dimensioni, con regioni, province, frazioni... E questo proprio non se lo aspettava il viaggiatore che all’inizio voleva semplicemente farsi un’escursione nel fine settimana!
Pensate un po’: io su quest’isola vivo già da più di quarant’anni, e anche Gianfranco è venuto a viverci anni fa.
La presente opera è un’assoluta novità nel panorama italiano e internazionale della prestigiazione con le carte e servirà a far apprezzare da un ulteriore punto di vista il mazzo preordinato in generale e la “mnemonica” di Tamariz in particolare. E la cosa fantastica è che, pur basandosi su un mazzo mnemonico, per presentare i giochi qui spiegati non c’è alcuna necessità di conoscerne l’ordine a memoria!
Immaginiamo di poter mescolare continuamente le carte e, dopo ogni miscuglio, essere pronti ad eseguire uno o più effetti, scegliendo tra esperimenti di mentalismo, classici della cartomagia, dimostrazioni di poker, giochi rapidi e visuali o di compitazione (“spelling”) e avendo in ogni momento a disposizione anche un effetto che serve come “gran finale”.
Potrei raccontarvi parecchie cose sui bellissimi concetti e sui giochi che vi attendono nelle pagine seguenti e commentarvi i miei preferiti, ma sarebbe come fare il guastafeste, togliendovi l’incalcolabile soddisfazione di scoprire da soli le varie ricchezze sepolte in quest’isola del tesoro.
Voglio solo ringraziare Gianfranco, a nome vostro e mio, per avere condiviso con immensa generosità questa mappa del tesoro che per tanti anni aveva tenuto nascosta. Ricordatevi però ciò che disse Alfred Korzybski: «La mappa non è il territorio.» Sta a voi adesso inoltrarvi sull’isola, cercare, scavare, pulire... Questo è un lavoro nel quale nessuno può sostituirvi. Non basta che un Maestro vi abbia detto come fare e che abbiate pagato (pochi) soldi perché il resto si faccia da solo.
E allora avanti, al lavoro e buon divertimento!