È un mestiere antico quello della trecciaiola, tradizionalmente femminile e legato al “cappello di paglia di Firenze”, prodotto famoso nel mondo intero. Nell’Ottocento era diffusissimo nelle campagne toscane, poiché quello della paglia era uno dei settori trainanti dell’economia.
Poi arrivò la crisi.
Le Trecciaiole di Pasquale Villari, storico e uomo politico – ripubblicato nel centenario della sua scomparsa –, ci spiega il perché, fotografando quelle donne, il loro lavoro, le loro rivendicazioni e proponendo soluzioni per quella che sarebbe potuta essere una strategia per la sua salvaguardia. Un testo che, pur scritto molto tempo fa, è di straordinaria, sorprendente attualità.
Grazie ai contributi di Lara Socci, curatrice del volume, attraverso testimonianze e interviste a coloro che hanno vissuto in prima persona quell’artigianato oggi scomparso, è inoltre possibile ripercorrerne la storia, le modalità di lavorazione, con uno sguardo sul mondo della paglia all’Impruneta, paese del Chianti fiorentino, di cui poco si sa, pur essendo stato immortalato dalla penna di due scrittori: Ferdinando Paolieri e Ferdinando Sabatini.
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Lara Socci, curatrice del volume, è docente di Lingua e Letteratura francese e vicepresidente della Società Corale di Mutuo Soccorso di Impruneta, depositaria di un prezioso archivio fotografico e di manufatti in paglia.